Gli oli essenziali giusti contro la cefalea

La cefalea o mal di testa è un dolore molto fastidioso; prima di ricorrere agli analgesici, 

prova questi oli essenziali, ottimi rimedi naturali

Tra i dolori più difficili da sopportare la cefalea è senza dubbio uno dei più frequenti: ne troviamo testimonianza già nei papiri egizi e nei testi assiro-babilonesi, che riportano formule magiche, ricette ed esorcismi contro il "demone della testa" e la storia annovera numerosi personaggi famosi, come Giulio Cesare e Sigmund Freud, che ne hanno sofferto per tutta la vita. La cefalea peraltro è un disturbo sfuggente e multiforme, che può avere origini diverse e variare per intensità, frequenza, localizzazione e durata nella stessa persona, o presentarsi ciclicamente con le stesse modalità e diventare una tormentosa costante.

Per liberarsene milioni di persone ricorrono ad analgesici, antidolorifici e antinfiammatori, che oltre a non risolvere le cause del disturbo hanno pesanti effetti collaterali sull'organismo e, paradossalmente, possono produrre emicranie da intossicazione. Per contrastare la cefalea meglio quindi ricorrere al mondo dei rimedi naturali che, oltre a non avere effetti collaterali, possono essere scelti in modo mirato secondo la natura della nostra cefalea. Molto efficaci sono gli oli essenziali, che hanno il vantaggio di poter essere utilizzati per via esterna, evitando il rischio di sovradosaggio e intossicazione.

Scegli l'olio essenziale adatto alla tua cefalea

Ecco gli oli da essenziali usare di volta in volta, da scegliere in base all'origine della cefalea o alle circostanze in cui si presenta più spesso.

Alloro nelle cefalee digestive

Dalle foglie di alloro si distilla un olio essenziale dalle proprietà antiputrefattive capace di contrastare la degenerazione degli alimenti e propiziare la digestione, evitando che gli alimenti fermentino producendo gonfiore, mal di stomaco ed cefalee digestive. Il suo aroma stimolante restituisce energia al corpo e schiarisce la mente, stimolando creatività e forza di decisione. Per riattivare la digestione e recuperare energia e lucidità mentale è sufficiente aspirarne l'aroma, avvicinando al naso la boccetta aperta.

Arancio amaro nelle cefalee metaboliche

Distillato dalla buccia dei frutti di arancio amaro quest'olio essenziale tonifica il sistema neurovegetativo e riattiva il metabolismo. Inoltre è diuretico, antinfiammatorio e stimola il drenaggio linfatico, alleggerendo la compressione dei tessuti locali (spesso coinvolta nelle emicranie), promuovendo la depurazione dell'organismo e contrastando la ritenzione idrica. Versa 5 gocce di olio essenziale di arancio amaro in 50 ml di olio di mandorle e applicane qualche goccia alla base della nuca e sul plesso solare, massaggiando delicatamente per farla assorbire.

Basilico nelle "cefalee da preoccupazioni"

Il suo spiccato tropismo per il Sistema Nervoso era noto già agli antichi Romani, che utilizzavano l'essenza di basilico come riequilibrante nervoso - proprietà confermata dall'aromaterapia moderna, che considera l'olio essenziale di basilico come uno dei migliori tonici dell'umore. Se la cefalea dipende da un accumulo di pensieri, ansie e preoccupazioni, questo è l'olio essenziale più adatto: la sua essenza dall'aroma solare è uno stimolante naturale, capace di sgombrare la mente da ogni "peso" e di alleggerire l'umore. Utile anche nelle cefalee da cattiva digestione, per goderne i benefici basta versare in un diffusore 4 gocce di olio essenziale di basilico, o versarne qualche goccia su un fazzoletto da portare con sé, e aspirarne l'aroma di tanto in tanto.

Camomilla e chiodi di garofano nelle cefalee con nevralgia

Nelle cefalee da colpo d'aria, accompagnate da nevralgia del trigemino, è bene intervenire subito con due oli essenziali analgesici e disinfiammanti: l'olio di camomilla blu e l'olio di chiodi di garofano, dotati entrambi di una specifica azione antinfiammatoria, analgesica, e sedativa. In un cucchiaio di olio di jojoba versa 5 gocce di olio essenziale di camomilla e due gocce di olio di chiodi di garofano. Mescola bene per amalgamarli e massaggia delicatamente la zona dolente tre volte al giorno con questa miscela, fino ad assorbimento completo.

Cipresso nelle cefalee da ciclo

il suo aroma dolce e balsamico era consigliato dai medici antichi per riequilibrare il sistema nervoso e la dottrina delle segnature, che riconosce nella somiglianza tra i coni fruttiferi del cipresso e le ovaie una significativa indicazione, lo raccomanda in tutti i casi di emicrania che si presentano in concomitanza con il ciclo mestruale, per riequilibrare gli sbalzi ormonali. L'olio essenziale di cipresso è molto utile anche se il mal di testa si fa sentire nei momenti di maggior relax, quando apparentemente non siamo stressati. Versa 5 gocce di olio essenziale di cipresso in 50 ml di olio di mandorle e applicane qualche goccia sulla fronte e all'altezza delle ovaie, massaggiando delicatamente per farla assorbire.

Lavanda nelle cefalee nervose

All'olio essenziale di lavanda sono attribuite proprietà sedative, antispasmodiche, antisettiche e antinfiammatorie, oltre ad un'azione antidolorifica paragonabile a quella del tramadolo, un oppiaceo sintetico usato nel trattamento del dolore. Gli studi fitoterapici hanno inoltre dimostrato che la lavanda è in grado di inibire il rilascio d'istamina nelle reazioni allergiche. Versa in una bacinella d'acqua fredda 6 gocce di olio essenziale di lavanda, immergi una pezzuola e applicala sulla fronte, cambiandola ogni volta che questa diventa calda.

Menta piperita nelle cefalee muscolo-tensive e nelle emicranie con aura

Il suo aroma intenso è efficace contro tutti i problemi neurovegetativi su base endocrina, come la cefalea di tipo tensivo e nelle emicranie con aurea caratterizzate da nausea, vomito e intolleranza alla luce e ai rumori. L'olio di menta è ottimo nelle cefalee che esplodono al risveglio e si placano verso la fine della giornata, con perenne sensazione di cerchio alla testa. Il suo effetto è immediato: basta versarne 2 gocce su un fazzolettino di carta, da annusare di quando in quando, oppure massaggiare con due gocce diluite in olio di calendula la fronte e le tempie. - N.B. Non aumentare le dosi e non usare puro sulla pelle.

Usa Niauli nelle cefalee da sinusite

Cefalea, naso chiuso, testa pesante, dolore frontale e lacrimazione, sintomi che segnalano un'infiammazione dei seni paranasali. Per risolvere efficacemente e rapidamente il problema possiamo ricorrere all'olio essenziale di niaouli un albero sempreverde originario dell'Australia che fornisce un olio essenziale dalla composizione simile a quella dell'eucalipto, ma dall'azione più delicata, tanto che può essere usato anche per i problemi respiratori dei bambini. Instillare 2 gocce di una soluzione di niaouli in 30 ml di olio di mandorle dolci o cospargerle sui bordi delle narici.

Rosa nelle emicranie da stress

Capita a molti, nei momenti di stress, di avvertire un senso di tensione e oppressione toracica che si trasforma rapidamente in cefalea, accompagnata da vertigini o senso di sbandamento. In questi casi il rimedio di elezione è l'olio essenziale di rosa centifoglia. Conosciuta da secoli come tonico del sistema vascolare e antidepressivo, contiene calcio e potassio, che tonificano la circolazione e il rame, che oltre ad essere antinfiammatorio coadiuva l'emopoiesi e migliora l'attività delle ghiandole endocrine. Alla sera, prima di coricarti, versa 3 gocce di olio essenziale di rosa centifolia in un cucchiaino scarso di olio di mandorle dolci, mescola con uno stuzzicadenti per amalgamare bene, poi immergi la punta delle dita ed esercita un leggero massaggio circolare sulla fronte: partendo dalle tempie e risalendo lungo la fronte fino alla radice del naso.

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Oli Essenziali (chogan)

Come fanno gli oli essenziali a guarire il nostro corpo fisico?


Gli Oli essenziali (chogan) sono sostanze molto pregiate, estratte dalle cosiddette piante aromatiche conosciute fin dall'antichità.

Posso essere utilizzati sia per inalazioni che assunzioni orale, ma anche per assorbimento epidermico grazie a massaggi e pedilui.

Gli oli essenziali o oli eterici sono prodotti naturali, ottenuti per estrazione (spremitura a freddo) a partire da materiale vegetale ricco in "essenze " appartenente alle erbe e piante officiali, cosiddette "aromatiche".

Come si presenta l'olio essenziale dopo l'estrazione?

Una volta estratti, si presentono come sostanze oleose, liquide, volatili e profumate , come la pianta da cui provengono.

Gli oli essenziali sono sostanze di composizione assai complesse che rappresentano la parte più regale della pianta, presenti sotto forma di minuscole goccioline nei petali dei fiori, nelle buccia dei frutti, nella resina e nelle corteccia degli alberi e nelle radici delle erbe e piante aromatiche.

I nostri primi antenati avevano capito i potenti effetti degli aromi e li usavano nelle cerimonie religiose, nelle preparazione di profumi e unguenti e come primi rimedi terapeutici, attraverso fumigazione di legni aromatici e resina, per indurre calma e rilassamento o euforia.


La chogan conta 36 oli essenziali

Olio essenziale di Abete Bianco

L'olio essenziale di abete bianco è ricavato dalla Abies Alba, una pianta della famiglia delle Pinaceae. Conosciuto per le sue numerose proprietà, svolge un'azione balsamica, antisettica e antidolorifica.

olio Essenziale di Anice Stellato

L'olio essenziale di Anice badiana ( o Anice stellato) deriva dalla pianta Illiciumverum, appartenente alla famiglia delleMagnoliaaceae. L'anice stellato è usato come antispasmodico, stimolante e stomachico.

Olio Essenziale di Arancio Dolce

L'olio essenziale di arancio dolce è ricavato da Citrus sinensis dulcis, una pianta della famiglia delle Rutaceae. Dall'azioneastringente e purificante, è utile contro ansia e stress.

Olio Essenziale di Basilico

L'olio essenziale di basilico è ricavato dalla Ocimum Basilicum,una pianta della famiglia delle Lamiaceae. Conosciuto per le sue numerose proprietà, svolge un'azione equilibrante della flora batterica,del sistema nervoso e ha un'azione antizanzare.

Olio essenziale di Bergamotto

L'olio essenziale di Bergamotto è ricavato dalla Citrus bergamia, una pianta della famiglia della Rutaceae. Conosciuto per le sue numerose proprietà calmanti e antisettiche, è utile contro stress e depressione.

Olio essenziale di Canfora

L'olio essenziale di Canfora è ricavato dalla Cinnamomum camphora, una pianta della famiglia delle Lauraceae. Conosciuto per le sue numerose proprietà,svolge un'azione balsamica, antitarme e antinfiammatoria per dolori muscolari.

Olio essenziale di Cannella Ceylon

L'olio essenziale di Canfora è ricavato dalla Cinnamomum zeylanicum, una pianta della famiglia delle Lauraceae. Conosciuto per le sue numerose proprietà Antisettiche e tonificanti, è contro diarrea, tosse e raffreddore.

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L'olio essenziale alla lavanda è ciò che ci vuole per liberarsi da 1000 pensieri: tutti i benefici

Contro ansia, insonnia e stress ma utile anche in caso di febbre e raffreddore, stanchezza e dolori muscolari: i mille volti ed utilizzi dell'olio essenziale alla lavanda

L'olio essenziale alla lavanda è uno dei prodotti più usati in aromaterapia. Prima di tutto per il suo fantastico profumo ma anche perché è molto versatile nelle sue tante proprietà e molti benefici. Scopriamoli insieme. Se hai qualche dubbio chiedi consiglio in erboristeria. 

Come si usa l'olio essenziale di lavanda

Prima di tutto, una raccomandazione importante: acquista un olio puro al 100% e senza componenti chimici .

Se lo usi per la prima volta inizia con piccole dosi, l'olio è sicuro e di solito ben tollerato ma potresti essere allergica alla pianta senza saperlo.

L'olio essenziale alla lavanda si può utilizzare in diversi modi, a seconda del suo scopo: nei diffusori, negli umidificatori dei termosifoni, applicato sulla pelle, sul cuscino e sulle lenzuola, nell'acqua del bagno, su un fazzoletto o su un panno.

Per profumare l'ambiente

L'olio essenziale di lavanda invaderà la tua casa con il suo dolce profumo: basta mettere qualche goccia nel diffusore o negli umidificatori dei termosifoni.

Contro l'insonnia

L'olio essenziale alla lavanda è utilissimo per il relax e per addormentarsi con tranquillità. I peluche termici che si riscaldano nel microonde, graditi regali ai bambini (e non!), rilasciano un leggero profumo di lavanda che favorisce il sonno. Moltissime persone sono solite mettere poche gocce di olio sul cuscino. Ottimo, ovviamente, anche per contrastare lo stress e l'ansia.

Contro le crisi di panico

Se soffri di crisi di panico puoi ridurle (calmandoti) respirando il profumo della lavanda. Come? Strofina un paio di gocce sui polsi (o in un fazzoletto) e inspira.

Contro i dolori muscolari

Puoi usare qualche goccia (meglio se diluita in un olio vegetale) per un massaggio sulle parti doloranti.

Contro il mal di testa

Meraviglioso analgesico contro il mal di testa: basta massaggiare le tempie con un paio di gocce.

Contro la forfora

Massaggia il cuoio capelluto con qualche goccia di olio essenziale di lavanda.

Contro l'acne

La lavanda impedisce la proliferazione di batteri e quindi è molto utile per contrastare l'acne. Aggiungi poche gocce dell'olio alla tua solita crema per il viso e applica il composto sui punti critici.

Contro tagli e ferite

Accelera la guarigione e la cicatrizzazione di piccole ferite e tagli grazie alla sua capacità disinfettante. Applica l'olio in piccole dosi, meglio se diluito in un olio vegetale di base (chiedi consiglio in erboristeria).

Contro le punture di insetti

Allo stesso modo, l'olio essenziale di lavanda è veramente efficace contro le punture di insetto, perché in grado di minimizzare il gonfiore e il prurito. È anche un ottimo repellente.

Contro le bruciature

Le piccole scottature si possono trattare con 2 gocce di lavanda dopo aver passato la zona colpita sotto l'acqua fredda.

Contro i dolori mestruali

La lavanda calma i dolori del ciclo: puoi massaggiare l'addome con l'olio oppure applica sulla zona un asciugamano caldo dove avrai versato le gocce.

Contro la febbre

Applica poche gocce su un panno fresco e strofina la fronte e il collo.

Contro il raffreddore

Massaggia le zone intorno al naso, la fronte e le tempie con poche gocce di olio essenziale di lavanda.

Contro la stanchezza

Dopo una lunga e faticosa giornata di lavoro puoi trovare sollievo con un bel bagno d'acqua calda dove hai versato qualche goccia di olio essenziale alla lavanda. Puoi anche limitarti ad un semplice e veloce ma efficace pediluvio: i tuoi piedi ti ringrazieranno!

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Olio di rosa mosqueta: il rigenerante cellulare

igenerante, cicatrizzante, l'olio di rosa mosqueta è un toccasana per la pelle sciupata. E' necessario che sia di buona qualità e certificato perché espleti le sue doti di rigenerante cellulare


Olio di rosa mosquetao rosa muschiata è un olio vegetale molto famoso in cosmesi naturale e fitoterapia. Questa pianta è ormai diventata uno dei principali rimedi per la cura della pelle sciupata, grazie alla sua efficace azione rigenerante e cicatrizzante dei tessuti cutanei. Ottenuto dalla spremitura a freddo dei semi, contenuti nelle bacche della pianta, questo prodotto naturale è molto sensibile all'aria, alla luce e agli sbalzi di temperatura, e va incontro quindi a un rischio elevato di alterazione: per queste ragioni è assolutamente necessario che sia di buona qualità e certificato, affinché mantenga intatto tutto il suo contenuto di sostanze preziose per la pelle.


Proprietà e benefici dell'olio di rosa mosqueta

Quest'olio ha un'elevatissima percentuale di acidi grassi polinsaturi (ac. Acido Alfa-Linoleico 44%, ac. Acido Linoleico e Gamma-Linoleico 34%, ac. Oleico 15%, ac. Palmitico 4%, ac. Stereatico 2%), sostanze essenziali per la sintesi delle prostaglandine, preposte ai processi di rigenerazione delle membrane e dei tessuti cutanei. Questi acidi grassi essenziali sono i principali responsabili dei suoi effetti cosmetico-dermatologici, poiché indispensabili per i processi di rinnovamento dell'epidermide. Inoltre la presenza di acido trans-retinoico, un isomero della Vitamina A, potenzia l'integrità e l'efficienza di tutti gli epiteli e l'immunità naturale delle cellule.

Pertanto l'olio di rosa mosqueta è efficace nell'attenuazione degli inestetismi causati da cicatrici (se non le elimina del tutto, comunque le leviga) e dalle smagliature(risultati evidenti già dopo quindici giorni applicandolo due volte al giorno), delle scottature ed eritemi solari, delle macchie dovute all'anzianità, attenua le rughe di espressione, agisce sull'invecchiamento prematuro dei tessuti cutanei, sulla pelle secca e sciupata e anche su quella rovinata dall'acne: la sua applicazione rende la pelle più fresca, liscia ed elastica, eliminando i segni di stanchezza e donando una buona idratazione.

Viso: la continua applicazione dell'olio di rosa mosqueta, che sia assoluto o aggiunto alla proprie creme idratanti, aiuta a combattere l'invecchiamento della pelle, eliminando i segni d'espressione, le cosiddette "zampe di gallina" e le macchie scure della pelle provocate dal sole e dalla vecchiaia.

L'olio di rosa mosqueta tra i rimedi naturali per l'eczema: scopri gli altri

Corpo: gli acidi grassi - oltre a conferire freschezza e idratazione alla pelle ammorbidendo tutto il corpo e lasciando una sensazione unica - cicatrizzano e levigano le smagliature provocate da gravidanze o dimagrimenti troppo veloci. Aiutano la rigenerazione dei tessuti in caso di cicatrici, comprese quelle chirurgiche. A questo scopo, si consiglia l'applicazione giornaliera dell'olio puro lungo le fenditure e le lesioni cutanee provocate dai suddetti inestetismi.

Mani: molto indicato per le mani stressate, che esercitano mestieri manuali e che mostrano segni d'invecchiamento precoce, per restituire freschezza e nutrimento. Aggiunto, qualche goccia, alla propria crema per le mani, la arricchisce di proprietà levigante e rigenerante. 

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Olio di neem contro la psoriasi, come usarlo

L' OLIO di NEEM è un valido alleato contro la psoriasi e le irritazioni della cute del cuoio capelluto, un rimedio naturale e sano per lenire e cicatrizzare le ferite

La PSORIASI è un'infiammazione della pelle che può riguardare varie parti del corpo, solitamente è cronica ma non infettiva con un'origine di tipo genetico. Negli anni è stato notato come livelli alti di lipidi nel sangue possano essere correlati alla presenza della psoriasi, oltre che a un aumento delle malattie cardiovascolari. Regolare i grassi nel sangue con una dieta sana e bilancia può incidere positivamente sulla sua formazione. Le cause sono comunque tante e svariati, e spesso la più fastidiosa delle sue forme è quella che attacca il cuoio capelluto contrastabile con rimedi naturali e non aggressivi.

Varie le cure possibili per lenire prurito e infiammazioni, tra questi impacchi, massaggi e shampoo con prodotti lenitivi. Di sicuro l'Olio di Neem è un valido alleato per la salute del cuoio capelluto, grazie alla sua azione positiva nei confronti di lesioni, irritazioni e desquamazioni della pelle. Essendo un antibatterico e un prodotto antisettico naturale può risultare un rimedio naturale decisivo per contrastare la psoriasi, oltre che forfora e pidocchi.

Olio di Neem e psoriasi, come utilizzarlo

Un lavaggio con uno shampoo, o un sapone all'Olio di Neem, può essere un primo passo importante per eliminare le cellule morte in eccesso. Durante questa fase la pelle verrà disinfettata e ripulita dallo strato eccedente. Ma solo l'utilizzo costante di prodotti a base di questo olio può garantire benefici nel tempo. Per contrastare l'odore intenso e molto forte si può mescolare con olio essenziale profumato, quindi massaggiare sulla cute per 15 minuti. Lo si può lasciare in posa per un'ora, così da permettere un rilascio lento ma benefico.

Oppure creare impacchi lenitivi e nutrienti. Dopo un primo lavaggio con il sapone al Neem si passa all'applicazione dell'impacco, da lasciare agire anche fino a due ore. Nonostante l'odore forte, eliminabile con uno shampoo delicato, l'olio di Neem libera la cute dal primo strato di cellule morte. Si potranno notare i benefici sin dalla prima applicazione, oltre a percepire una sensazione di freschezza e benessere. L'azione cicatrizzante dell'olio si attiverà subito, agendo velocemente sulle lesioni e sulle croste dolorose.

Olio di Neem, impacco

Grazie alle sue proprietà emollienti riesce ad ammorbidire la pelle secca e ruvida della cute, quindi calmare bruciori e prurito tipici della psoriasi. Un impacco, utile anche per ammorbidire i capelli crespi e facile da realizzare, prevede pochi ma semplici ingredienti:

  • 2 cucchiaini di olio di mandorle
  • 2 cucchiaini di olio di jojoba
  • 2 cucchiaini di olio di Neem
  • 2 cucchiaini di burro di karitè
  • 2 cucchiaini di miele millefiori
  • 6 gocce di olio essenziale al mandarino o alla lavanda

Mescolate in un pentolino e sciogliete a bagnomaria, quindi applicate sui capelli massaggiando la cute a fondo, quindi pettinate per distribuire e lasciate agire per due ore. Lavate accuratamente. L'impacco è ottimo sia per la capigliatura che per la cute, si può alternare una volta al mese con impacchi settimanali di olio di Neem, acqua e olio di mandorle.


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PARLIAMO DI ALOE 


Aloe nella storia

Da oltre cinque millenni, l'aloe è considerata una pianta magica, capace di risolvere tutti i mali umani: Aloe Barbadensis, un prodigio della natura.
Per gli antichi Egizi, l'Aloe vantava proprietà addirittura immortali: questa pianta aiutava i faraoni defunti a trovare il cammino verso la terra dei morti. Infatti, secondo il "papiro di erbes" l'Aloe assicurava una lunga vita al corpo mummificato del faraone.
Per Cleopatra, l'utilizzo dell'Aloe, associato ai bagni di latte, era prodigioso per la sua bellezza.

Gli antichi romani sfruttavano l'Aloe per le sue proprietà cicatrizzanti: era utilizzato sotto forma di balsamo lenitivo e cicatrizzante per il trattamento delle ferite di guerra dei soldati.

Nel trattato "Historia Naturalis" di Plinio il Vecchio, venivano descritte le proprietà terapeutiche dell'Aloe per i disturbi di stomaco, per accelerare la guarigione delle ferite, per il mal di testa, per i problemi di stipsi, per le irritazioni cutanee e addirittura per la calvizie.

I Maya utilizzavano l'Hunpeckin-ci (l'Aloe, appunto) per contrastare il mal di testa.
L'Aloe riveste un'importanza tale da essere citata persino nel Kamasutra, guida sessuale di fama mondiale, per le sue (presunte) proprietà afrodisiache.

In questo articolo si cercherà di far luce sulle reali potenzialità terapeutiche attribuibili a questa pianta di grande interesse popolare.
L'Aloe è costituito da quattro grandi categorie di componenti, ognuna delle quali conferisce alla droga proprietà diverse ma, nello stesso tempo, importantissime.

Mucopolisaccaridi nell'aloe

La prima grande famiglia di costituenti è rappresentata dai mucopolisaccaridi, degli zuccheri complessi la cui consistenza è rapportata all'elicina (secreto delle lumache): a questi carboidrati è riconducibile la proprietà gastroprotettrice, perché, aderendo allo stomaco, formano una sorta di pellicola che protegge tutto il tratto gastrico dagli acidi o dagli agenti irritanti che andrebbero ad alterarne il corretto funzionamento. Ma non solo. I mucopolisaccaridi vantano una potenzialità straordinaria anche nello stimolare il sistema di difesa dell'organismo, proteggendolo da eventuali attacchi di agenti patogeni.

L'Aloe è riconosciuto anche per la sua proprietà cicatrizzante e riepitelizzante: la cicatrizzazione di una ferita viene favorita dai glucomannani (polimeri di glucosio e mannosio), che stimolano l'attività dei macrofagi, potenziano la sintesi del collagene ed aumentano la riepitelizzazione.

Oligoelementi nell'aloe

Il secondo gruppo di componenti dell'Aloe fa riferimento agli oligoelementi: minerali, vitamine ed altri elementi nutritivi costituiscono una vera e propria risorsa per questa pianta. Tra i minerali presenti, il manganese ed il selenio rientrano in due importanti enzimi (glutatione perossidasi e superossido dismutasi), la cui azione è espressa attraverso le potenzialità antiossidanti: sembra proprio che il loro potere anti-radicalico sia sfruttato anche per rallentare il processo di invecchiamento cellulare. Queste importanti proprietà vengono sfruttate dal mondo della cosmesi, che impiega l'aloe in creme anti-age.
Il mix vitamine-minerali conferisce all'Aloe anche altre proprietà: è garantito un buon apporto di ossigeno ai tessuti, grazie ad una migliore irrorazione del sangue.

Steroidi nell'aloe

Gli steroidi rappresentano il terzo gruppo di sostanze importanti che costituiscono l'aloe: agli steroidi si attribuisce la proprietà antinfiammatoria, che tra tutte è quella maggiormente studiata e documentata. Sembra infatti che l'azione esplicata dagli steroidi si possa paragonare a quella esercitata dai farmaci di sintesi (a base steroidea), senza tutti gli effetti collaterali tossici delle molecole chimiche in questione. L'aloe gel esercita un'azione lenitiva e calmante sui tessuti infiammati.

Antrachinoni nell'aloe

Gli antrachinoni sono i protagonisti dell'ultimo, non certo per importanza, gruppo di componenti: queste sostanze sono definite gli "spazzini del corpo", perché purificano l'organismo esercitando la loro azione lassativa attraverso lo stimolo sulle contrazioni muscolari del tratto terminale dell'intestino.
Il primo studio scientifico al quale si riconosce la scoperta degli antrachinoni risale al lontano 1851: in quell'anno i ricercatori anglosassoni Smith e Stenhouse identificarono l'aloina, una sostanza responsabile degli effetti lassativi attribuiti all'Aloe.

Proprietà presunte

Aloine, acido aloetico e glicosidi antrachinonici attribuiscono all'aloe proprietà antibiotiche naturali: da qui si può comprendere l'utilizzo dell'aloe in creme disinfettanti ed antibiotiche.

Recenti studi attribuiscono all'Aloe anche possibili proprietà anti-tumorali, ma per avere una certezza concreta si dovranno attendere ricerche più approfondite: potenzialmente l'Aloe potrebbe bloccare alcune reazioni cellulari che portano alla formazione di forme pre-cancerose. Per il momento, la medicina ufficiale non si sbilancia.

Tutte le proprietà sopra citate permettono a questa pianta straordinaria di essere definita "la regina delle piante terapeutiche esistenti sulla Terra".




PARLIAMO DI PERDITA PESO : 


Tasto dolente per la maggior parte delle donne . Non tutte intendiamoci , ma una grossa fetta delle donne italiane e non , lotta con i chiletti di troppo . Non e' un dramma , non creiamoci crucci inesistenti , e' vero che ci danno fastidio e la nostra figura allo specchio non ci piace , ma possiamo migliorare senza fare troppi sacrifici . 

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Titolo: ... Mia Madre diceva : "Con lo sviluppo dimagrisci da sola !" 

Non vi parlo di dieta ma di consigli pratici per la perdita peso studiati e rielaborati in maniera ironica e divertente Un'opuscolo pratico e leggero da tenere sempre a portata di mano. 

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PARABENI 

I parabeni sono conservanti utilizzati sia negli alimenti che deodoranti, creme e shampoo, ma hanno anche gravi controindicazioni. Scopri quali sono e quali sono possibili sostituti eco-bio

I parabeni sono sostanze chimiche utilizzate come conservanti negli alimenti, nei cosmetici e nei farmaci. Tuttavia possono avere molti effetti collaterali, anche gravi, per la salute.

Scopriamo insieme queste sostanze e quali sono possibili sostituti naturali.

Contro la formazione di funghi e batteri

I parabeni sono utilizzati a livello industriale da più di 70 anni. Sono dei composti che derivano dall'acido para-idrossibenzoico e dal quale prendono il loro nome. Alcuni possono essere di origine vegetale (il metilparabene si può anche trovare naturalmente nei mirtilli), altri invece provengono esclusivamente da sintesi chimica.

Il loro compito è quello di proteggere i prodotti dalla formazione di batteri, funghi e altre sostanze potenzialmente nocive per la salute. Il fatto che siano facili da produrre e non molto costosi, ha fatto sì che venissero impiegati in grandi quantità all'interno di prodotti alimentari, farmaceutici e anche cosmetici.

Accanto a questi vantaggi ci sono però anche molte controindicazioni. Una di esse è la capacità di queste sostanze di penetrare a fondo all'interno degli strati della nostra pelle, rimanendo così nei tessuti per diverso tempo.

Il fatto poi che vengano utilizzati anche all'interno di prodotti come i deodoranti, destinati ad essere applicati in una zona particolarmente sensibile e ricca di linfonodi come le ascelle, oppure creme e lozioni destinate ai neonati, fa nascere molti dubbi e timori.

Effetti collaterali: i parabeni sono cancerogeni?

Le leggi europee classificano queste sostanze come "potenziali interferenti endocrini", ovvero sostanze che possono interferire con la normale attività delle ghiandole che producono alcuni ormoni, soprattutto degli estrogeni. Questo può causare nel tempo alcune disfunzioni come infertilità nell'uomo e problemi legati all'erezione.

Inoltre alcune ricerche, tra cui quella del 2004 della dottoressa Philippa Darbre dell'Università di Reading, in Inghilterra, hanno rilevato come, in campioni di tessuti prelevati da donne che soffrivano di cancro al seno, fossero presenti quantità piuttosto elevate di parabeni. Questo non dimostra che queste sostanze causino il tumore al seno, ma sicuramente è molto facile trovarne traccia nelle cellule cancerose.

Questi e altri studi hanno spinto l'Unione Europea nel 2014 a decidere di vietare l'uso di parabeni a catena ramificata nei prodotti cosmetici e di limitare la soglia massima di utilizzo di altri fino al 0.4%se presenti come sostanza pura e 0.8% se miscelati nei prodotti.

Alcuni stati hanno deciso in modo autonomo di fare anche di più. In Danimarca nel 2011 il governo ha imposto di non utilizzare alcuni parabeni nei prodotti per bambini fino ai 3 anni, mentre in Francia, sempre nel 2011, è stata votata una proposta di legge (legge Lachaud) che vieta la produzione, l'importazione e la vendita di prodotti contenenti i parabeni. Purtroppo la norma francese ad oggi non è mai stata applicata, ma dimostra che l'approccio verso queste sostanze sta lentamente cambiando.

INCI: come riconoscerli e le alternative green

Come abbiamo visto, esistono diversi tipi di parabeni, alcuni vietati dalla legge, altri sottoposti a limiti di utilizzo.

Come riconoscerli all'interno dell'elenco ingredienti di un cosmetico (INCI)? Ecco una piccola tabella che può esserti di aiuto.

Vietati dalle leggi europee:

  • Isopropilparabene
  • Isobutilparabene
  • Fenilarabene
  • Benzilparabene
  • Pentilparabene

Utilizzati:

  • Propilparabene (E216)
  • Butilparabene
  • Metilparabene (E218 ed E219)
  • Etilparabene (E214)
  • Calcium parabene
  • Sodium parabene
  • Potassium parabene

Nella cosmesi eco-bio vengono utilizzate altre sostanze naturali per conservare i cosmetici e impedire la proliferazione di batteri e funghi.

Alcuni esempi sono gli estratti di rosmarino, timo, origano e semi di pompelmo, tutte piante dalle proprietà disinfettanti e battericide.

NICHEL

L'intolleranza al nichel è un disturbo fastidioso che impone l'adozione di uno stile di vita nichel free. Questa sostanza infatti è presente non solo in molti oggetti di uso comune, ma anche negli alimenti e nei cosmetici.

Il nichel è un metallo presente in natura, poco tollerato dal nostro organismo. A causa di fattori genetici ma anche dell'inquinamento, le intolleranze e le allergie a questa sostanza sono sempre più diffuse.

L'intolleranza al nichel si manifesta con un forte prurito e arrossamento della pelle, al contatto con questo materiale. Nel caso di forte intolleranza, si possono verificare eruzioni cutanee anche dopo l'ingestione di alimenti con un alto contenuto di questa sostanza, per esempio spinaci, pomodori o caffè.

Per quanto riguarda i prodotti cosmetici, dal 2006 una legge vieta l'uso volontario del nichel nei prodotti cosmetici. Perciò da allora tutti i cosmetici sono nichel tested. Ma qual'è la differenza tra cosmetici nichel tested e nichel free?

È necessario considerare che i macchinari per la produzione dei cosmetici sono per lo più costituiti di inox. Durante la lavorazione è possibile che una piccolissima quantità di nichel passi dal macchinario al prodotto.

L'etichetta Nichel free garantisce che, attraverso controlli a campione, la quantità di metallo che involontariamente finisce nel prodotto cosmetico sia inferiore a 0,00001%, e perciò irrilevante. Percentuale infinitesima, che deve essere presa in considerazione solo da soggetti fortemente allergici.



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